venerdì 23 novembre 2012

Podcast

QUA potete scaricare la settima puntata della seconda stagione di "Questa è l'acqua" andata in onda il 20 novembre sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di aggiornamenti su notizie già date (tipo l'immigrato eroe e le macchine del videopoker a Pavia), della vita e della morte (a tema) dell'arrampicatore Edlinger, dei Marxisti per Tabacci e della forza della narrazione in politica specie quando nasce dal basso, di morti particolari, come il camallo genovese che uccide un altro camallo con lo stesso nome e la stessa età, o l'omino delle pizze in Messico che viene assassinato perchè consegna l'ordine con oltre un'ora di ritardo, di dazi doganali sui giocattoli, siano questi zoomorfi o umanoidi, e della differenza tra il cane Pluto e il cane Pippo, di adolescenti con super quozienti intellettivi che fanno parte del Mensa.

Si è ascoltato:

"Tessellate" - Alt-J
"Con le mani" - Zucchero
"I follow you" - Melody's Echo Chamber
"Se sapessi come fai" - Luigi Tenco
"Flashing lights (feat. Dwele)" - Kanye West
"Auditorium" - Mos Def

Enjoy!

venerdì 16 novembre 2012

Podcast

QUA potete scaricare la sesta puntata della seconda stagione di "Questa è l'acqua" andata in onda il 13 novembre sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di "guilty pleasures" come indossare tutto il giorno la maglietta con cui si è andati a dormire, della strana vita di John McAfee e delle ossessioni che lo animano, di tenutarie di bordello che sovvenzionano scuole elementari e squadre amatoriali, di gesti (se esistono) di totale altuismo, di reazioni alle crisi, di adolescenti problematici e sostituzioni di persona, di leggende metropolitane e bufale sul sesso.

Si è ascoltato:

"The hollows" - Why?
"Penso positivo" - Jovanotti
"Bonnie and Clyde" - Serge Gainsbourg & Brigitte Bardot
"È non è" - Niccolò Fabi
"Drivin' me wild" - Common feat. Lily Allen
"In the waiting line" - Zero 7

Enjoy!

venerdì 9 novembre 2012

Podcast

QUA potete scaricare la quinta puntata della seconda stagione di "Questa è l'acqua" andata in onda il 6 novembre sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di elezioni americane e di politici carismatici, di immigrati clandestini eroi e del significato dell'essere eroi, di rimedi alternativi alla crisi, tra furti di capi di bestiame (e gente che scappa) e bidelli che si improvvisano insegnanti di informatica, di gente malata grave di videopoker e slot-machine (a Pavia!), di artisti che lanciano gatti per aria, di animalisti intransigenti e di anti-animalisti tipo me, del superpotere della premonizione che è potenzialmente in ognuno di noi.

Si è ascoltato:

"I know you got soul" - Bobby Bird
"Senza il tempo" - Casino Royale
"White belts" - The Make-Up
"Le volpi" - Syria
"Nobody wants a lonely heart" - Arthur Russell
"Sea legs" - The Shins

Enjoy!

mercoledì 31 ottobre 2012

Podcast

QUA potete scaricare la quarta puntata della seconda stagione di "Questa è l'acqua" andata in onda il 30 ottobre sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di sorrisi (non) regalati per strada, di chi vince (se esiste) i concorsi promossi dalle multinazionali dell'alimentazione e come questo rovini ineluttabilmente la colazione, di Savio Nsereko e di tutti i calciatori che non ce la fanno a sfondare, di chi vuole cambiare del tutto vita e abbandonare la precedente ma ormai ai tempi delle connessioni globali quasi non è più possibile, di neurochirurghi scettici razionalisti che sperimentano l'aldilà, di come un operaio può arrivare a ingegnarsi per crearsi la propria piccola serra dedicata alla coltivazione di piante psicotrope sul posto di lavoro.

Si è ascoltato:

"Island letter" - Shuggie Otis
"One more night" - Paolo Tami
"State of mind" - Raul Midon
"Momento morto" - Quintorigo
"Golden" - Jill Scott
"Bullet in the head" - Rage against the machine

Enjoy!

sabato 27 ottobre 2012

Anche su Occupy Deejay/Deejay TV!

Occupy Deejay Comic - 4 - Radio Deejay e Deejay Tv

Quarta parte dello speciale sul Treviso Comic Book Festival 2012.
All'inizio ci sono pure io, che parlo di cose a caso e faccio un disegno di Guybrush.

giovedì 25 ottobre 2012

Podcast

QUA potete scaricare la terza puntata della seconda stagione di "Questa è l'acqua" andata in onda il 23 ottobre sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di determinismo ambientale (così mi hanno detto che si chiama), di Mario Clementoni quello del Sapientino, di vecchiette che sventano rapine di ragazzi che evidentemente non sono poi tanto choosy, di uomini che inseguono l'amore e si ritrovano clochard in Argentina, della fine del bacio della buonanotte e di come le coppie non dormano mai come si vede nei film, di come i social network rappresentino ormai un desiderio molto più forte di quello sessuale.

Si è ascoltato:

"Adriana" - Paletti
"Can't make a sound" - Elliott Smith
"Fatto così" - Mecna
"Way high on Highway 13" - Why?
"Certain kinds of trash" - Chain & the gang
"If you give a dance" - Cotillion
"Workonit" - Jay Dee

Enjoy!

giovedì 18 ottobre 2012

Podcast

QUA potete scaricare la seconda puntata della nuova stagione di "Questa è l'acqua" andata in onda il 16 ottobre sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di canzoni che coagulano pensieri sparsi che abbiamo in testa, della parola dell'anno che è senz'altro "sexting", di servizi web che aiutano a interpretare il senso profondo degli altrui sms, di matricole statunitensi che vengono uccise solo perchè girano nude all'interno dei campus, di suicidi in luoghi paradossali, e di bambini che scoprono la morte in diretta. Una puntata tutta eros e thanatos.

Si è ascoltato:

"Il tempo più importante" - Amari
"Sweet life" - Frank Ocean
"La musica" - Dj Gruff & Carri D
"Latch" - Disclosure feat. Sam Smith
"Agguato a Casablanca" - Loredana Bertè
"Return of the mack" - Mark Morrison

Enjoy!

giovedì 11 ottobre 2012

Riprende il... Podcast!

QUA potete scaricare la prima puntata della nuova stagione di "Questa è l'acqua" andata in onda il 9 ottobre sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è cercato di scrollarsi di dosso un po' di ruggine accumulata durante l'estate, e poi via, nuove istruzioni per una nuova stagione: un sacco di storie dal mondo, come Vittorio Colò, alias il "Nonno sprint", o il tizio che ha imbrattato i quadri di Rothko, per non parlare dell'imprenditore che ha promesso un sacco di assunzioni e poi è morto pochi giorni dopo, dell'australiano inesorabilmente legato al destino del proprio aereo, e infine del simpatico dirigente che ha bucato le gomme dell'auto del disabile che lo aveva fatto multare.

Si è ascoltato:

"Hey hey" - Chin Chin
"Mayday" - Sebastian Tellier
"Tudo que voce podia ser" - Milton Nascimento & Lo Borges
"Chillo è nu buono guaglione" - Pino Daniele
"Endors Toi" - Tame Impala
"Cash, diamond rings, swimming pools" - D E N A
"La Razza" - Ridillo

Enjoy!

martedì 9 ottobre 2012

Inizia la seconda stagione di "Questa è l'acqua"!



Stasera in diretta dalle 23.30 alle 00.30 su Città del Capo - Radio Metropolitana (94.700 o 96.250 a Bologna e provincia, o in streaming sul sito).

Come vedete, quest'anno abbiamo pure una sigla come si deve (più o meno)!

sabato 7 luglio 2012

Una stagione d'acqua



Eccoci, ci siamo, l'atto conclusivo della prima stagione di "Questa è l'acqua"!

QUA potete leggere e scaricare "Una stagione d'acqua", raccolta ragionata, ordinata, riveduta e corretta di tutti i racconti pubblicati nel corso dei mesi su questo blog.

Leggete e condividete, e poi magari commentate, mi farebbe piacere!

giovedì 5 luglio 2012

Podcast

QUA potete scaricare l'ultma puntata della prima stagione di "Questa è l'acqua" andata in onda il 3 luglio sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Non si è parlato praticamente di nulla, eccezion fatta per il privilegio del poter osservare e per qualche consiglio libresco riguardante i romanzi russi, ma con che stile lo si è fatto! In fondo era tempo di saluti e celebrazioni per l'ultima puntata. Ma si sono comunque letti ben due racconti: Il reato più grave e Il finale è a sorpresa. E soprattutto si è letto un piccolo brano del nostro nume tutelare David Foster Wallace.

Si è ascoltato (playlist tutta italiana):

"Estate" - Amalia Grè
"Rimini" - Fitness Pump
"Due lune gialle" - Emme Stefani
"Vento d'estate" - Max Gazzè & Niccolò Fabi
"L'Y10 Bordeaux" - Daniele Silvestri
"L'ultimo della serata" - Sir J

Enjoy!

lunedì 2 luglio 2012

Il finale è a sorpresa

Giulia si stava annoiando. No, "si stava annoiando" forse non era l'espressione giusta. A vederla lì, seduta sul letto, in maglietta e mutandine, col ventilatore sparato in faccia e col portatile ormai bollente appoggiato sulle lenzuola di fronte a lei, certo avrebbe potuto sembrare in preda all'uggia. Giulia stava immobile, anche il respiro era rallentato nel tentativo di sudare il meno possibile. Per combattere doveva non combattere. Non sempre però riusciva a trattenersi dallo sbuffare. Le gocce di sudore erano il suo nemico numero uno. Piuttosto sembrava ipnotizzata da se stessa. Mentre fuori di lei il caldo parlava, la avvolgeva, riempiva ogni centimetro cubo di spazio, incancrenendosi nelle piccole intercapedini tra la pelle e gli indumenti che aveva indosso, dentro un guazzabuglio di pensieri si agitava in maniera scomposto, e la agitava. Le stava sudando il cervello, ecco cos'era che sudava e non poteva farci nulla, quasi riusciva a percepire le goccioline che scendevano lungo la corteccia cerebrale. La maionese impazzita. Non sapeva neanche cosa fosse davvero, o come potesse impazzire la maionese, ma le pareva che quel modo di dire sentito chissà dove descrivesse perfettamente lo stato delle cose al momento.

La sera prima aveva fatto un danno. O forse no? Non lo sapeva. Era questo il punto. Non lo sapeva. E non c'era modo di saperlo.

venerdì 29 giugno 2012

Il reato più grave

- Calma, calma. Ricapitoliamo.
- Come, ricapitoliamo? Ancora?
- Ricapitoliamo. Lei è qui per...?
- Denuncia! Sporgere denuncia!
- Stia calmo. Una parola alla volta.
- Ma è già la terza volta che-
- Bisogna seguire la procedura. Devo verbalizzare.
- Ma non poteva farlo subito?
- Una parola alla volta. Con calma. La tastiera ha i tasti piccoli.
- Sì, ma...
- Con calma.
- Ok.
- Bene. Il qui presente...
- Ramirez. Tuco Ramirez.
- Nazionalità?
- Italiana. Sono italiano. Non si faccia confondere dal nome.
- Bene. Lunedì 2 luglio. Ore... 11.34. Il qui presente Tuco Ramirez, di nazionalità italiana, è qui per...
- Sporgere denuncia.
- Sporgere denuncia contro...?
- Eh, non lo so, non conosco il nome. Magari. Anzi, sono qui proprio per-
- Sporgere denuncia contro ignoti.
- Ecco, voi non potete, per caso? Il nome? Il numero di telefono?
- Si attenga ai fatti.
- Ok.

giovedì 28 giugno 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 26 giugno sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di strani incontri estivi notturni, di estate che fa impazzire la gente, della narratività del calcio e soprattutto della nazionale italiana, e di come i grandi eventi del calcio aumentino la socialità delle persone, di Raffaella Carrà, di Gipi e del suo Smettere di fumare fumando. In più si è letto il racconto Il bandolo della matassa.

Si è ascoltato:

"Popsicle summer" - Viola
"Werewolves of London" - Warren Zevon
"E Raffaella è mia" - Tiziano Ferro
"Tuesday Heartbreak" - Stevie Wonder
"Breakout" - Foo Fighters
"Walking on the sun" - Smash Mouth

Enjoy!

domenica 24 giugno 2012

Il bandolo della matassa

Strano come nella fine, alla fine, tutto riacquisisca senso, assuma il proprio significato, o almeno dovrebbe. È che la fine non la comprendiamo mai, di sicuro non la nostra, di sicuro non subito, sennò tutto sarebbe più chiaro. Spesso neppure c'è, una fine, o se c'è la neghiamo, insomma è un casino bello e buono, fili annodati, trame sfilacciate, matasse senza bandolo, chi ci capisce qualcosa? Ho pure cercato bandolo su internet, proprio adesso, è una bella parola bandolo. Suona bene, riempie la bocca, rimbalza tra denti, labbra e alveoli. Vorrei dire di più ma non ricordo quasi nulla dell'esame di fondamenti di linguistica. Occlusive e fricative, ecco, giusto quelle. E comunque ero curioso dell'etimo della mia nuova parola preferita. Bandolo è il diminutivo di banda, di striscia, e allude al legame. In pratica la parola che sta a significare l'inizio, o la fine, di una matassa di filo è figlia del filo stesso, è proprio un piccolo filo, che però non lega niente, anzi interrompe. Mi sembra che potrebbe esserci dietro qualcosa di metaforico, di profondo, ma mi sa che è troppo complicato da spiegare, e poi io volevo parlare d'altro, e poi dai, avete capito.

Luigi l'avevo conosciuto per via del suo lavoro, cioè non proprio conosciuto, anche il nome lo venni a sapere solo dopo, leggendo il giornale. Forse ci eravamo anche presentati, ma io alle presentazioni faccio schifo, sti benedetti nomi non li ricordo mai, come tutti, tutti troppo impegnati a dire il proprio per ricordarsi quello altrui. Che sia una metafora, un sintomo anche questo?
Luigi lavorava in banca, allo sportello, e mi era stato antipatico dal primo istante.

giovedì 21 giugno 2012

Podcast


QUA
potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 19 giugno sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di soglie, di passaggi, come quando arriva il momento in cui si smette di sedersi per terra, di piazze e di gente, di storie interrotte e del sentirsi soli in mezzo alla folla, della prima stagione della serie tv Girls, e di Open, autobiografia del tennista Andre Agassi. In più si è letto il racconto Non è poi così complicato.

Si è ascoltato:

"Summertime" - Dj Jazzy Jeff & Fresh Prince
"Night jersey" - Betzy
"King of New York" - Fun Lovin' Criminals
"My friend" - Groove Armada
"Quando lei non c'è" - Irene LaMedica
"Liquorice" - Azealia Banks

Enjoy!

lunedì 18 giugno 2012

Non è poi così complicato

- Cosa ci fai qua...?
- Lascia stare, dai.
- Non si era detto "a domani mattina"? Con tanto di ammicc-ammicc-occhiolino?
- È complicato.
- Non così tanto, direi.
- No no, è complicato.
- Cosa c'è di complicato? Avresti dovuto passare la notte fuori e invece sei qui.
- Lo sai anche tu che non è tutto bianco o nero.
- E invece lo è. Vedi che sbagli già in partenza? Te l'ha data: bianco. Non te l'ha data: nero. O viceversa. La sostanza è questa.
- No. Non è vero. Può andare bene anche se non si conclude.
- Lo dici ogni volta. Ogni.
- Non mi sto giustificando.
- Almeno hai limonato?
- No. Non ho limonato. Te l'ho detto che è complicato.
- Smettila. Smettila! Non c'è niente di complicato. Hai limonato: nero. Non hai limonato: bianco. O viceversa.

mercoledì 13 giugno 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 12 giugno sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di scritte sui muri che nascondono storie, di persone a proprio agio (o meno) con il corpo, e come questo sia verificabile tramite l'abbigliamento, di sincerità e di quello che le persone non si dicono. In più si è letto il racconto Calamite, ascensori, e la fine del mondo.

Si è ascoltato:

"Tears dry on their own (Nypc’s Fucked up Remix)" - Amy Winehouse
"Pay, pay, pay" - Adriano Celentano
"Music is my radar" - Blur
"Superficiale" - Berto
"Back in the day" - Erykah Badu feat. Lenny Kravitz
"Seven days in sunny june" - Jamiroquai

Enjoy!

lunedì 11 giugno 2012

Calamite, ascensori, e la fine del mondo

Era la fine del mondo. No, non in senso figurato. Era la fine del mondo sul serio. Tra un paio d'ore, minuto più minuto meno (non che avesse ormai molta importanza), un asteroide si sarebbe schiantato sulla Terra, in un'area compresa tra il Nord Africa e il mare Mediterraneo, secondo quanto calcolato dai principali osservatori astronomici mondiali.

La scoperta del corpo celeste di prossima collisione col nostro pianeta era merito, o forse sarebbe stato meglio dire colpa, di un solitario osservatore, un anziano austriaco appassionato di astronomia, che fino a quel momento si divertiva a passare le nottate estive a osservare il cielo col proprio telescopio, forse per evitare i continui rimbrotti della moglie, una donna che non amava più da anni. L'anziano si era fatto beffe di numerosi osservatori sparsi per l'Europa, individuando un punto luminoso inedito nella mappa stellare. A questo punto sarebbe il caso di specificare che, per quanto decenni di film di fantascienza ci abbiano lasciato credere che il cielo intorno a noi sia perennemente sotto osservazione, la realtà è molto più inquietante: la porzione di universo che riusciamo a controllare con i nostri mezzi tecnologici è davvero limitata, e non stupisce più di tanto che un solitario "amatore", dotato di pazienza e anche di molta fortuna, abbia scovato ciò che decine di telescopi di ultima generazione non sono stati in grado di vedere. Non possiamo in questa sede rendere conto prima delle reazioni dell'austriaco, e poi della difficoltà nel contattare qualche eminenza del campo scientifico disposta a credergli, fatto sta che nel giro di qualche ora i telescopi erano stati riallineati, si erano susseguite febbrili riunioni e teleconferenze tra esperti (dove, per una volta, erano state messi da parte antipatie e dogmi scientifici contrapposti), ed erano infine stati contattati i governanti dei principali stati del mondo. Le conclusioni degli esperti non lasciavano molto spazio all'interpretazione: fra quarantotto ore si sarebbe verificato l'impatto, e niente poteva impedirlo.

sabato 9 giugno 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 5 giugno sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di musica per l'estate, di occasioni in cui ci vergogniamo di noi stessi senza reale motivo, di abitudini (o forse dovremmo chiamarli tic) apotropaiche, di Blues Brothers di nuovo al cinema, di numeri e di paura di dimenticarli. In più si è letto il racconto Non è mai il momento giusto per un primo bacio.

Si è ascoltato:

"Go there with you" - Chin Chin
"High on sunshine" - Commodores
"Theme from Rawhide" - The Blues Brothers
"Amavi nelle donne " - Syria
"You could make the four walls cry" - The Zutons
"Sempre" - Almamegretta

Enjoy!

martedì 5 giugno 2012

Non è mai il momento giusto per un primo bacio

- Dai, allora ci beviamo una birra?
- ...
- Facciamo stasera in piazzetta?
- Mmm... Può essere che ci passi.
- Eddai, non farti pregare. Io arrivo per le nove e qualcosa, massimo le dieci. Mi trovi lì, comunque.
- Va bene, se ce la faccio a liberarmi prometto che passo.
- Io ti aspetto.

***

Ore: Prima delle nove - Luogo: Piazzetta

Grande. L'ho convinta, alla fine. Certo che è una difficile. Forse potevo chiederglielo in maniera più esplicita prima. Ma se mi avesse risposto di no? Non avrei avuto appelli. Quante volte ci ho parlato fino ad adesso. Perchè ci riescono tutti in metà del tempo che ci metto io? Si fa sempre un po' i cazzi suoi, non so mai a cosa pensa davvero. È simpatica però. Non direi che è una figa di legno. E comunque non è mai stato facile. C'è mai stata una volta in cui ti fosse sembrato facile? Mai. Le birrette ce le ho. Lubrifichiamo la conversazione all'inizio. Poi qua dietro c'è anche il pakistano d'emergenza. Dio, quanto mi piace sta piazza. I ciuffi d'erba che spuntano tra il ciottolato, i portici alti, è il set di un film americano in trasferta. Sembra fatta apposta per questi incontri. Per fortuna non ci sono coppiette. Sai l'imbarazzo sennò? Vabbè che poi lo sa perchè l'ho invitata. Lo sa? Chissà di cosa sa la sua bocca. Non pensarci non pensarci non pensarci. Speriamo arrivi presto. Apriamoci una birra nell'attesa. Sennò sembra che la stia aspettando. Ma quando arriva?

domenica 3 giugno 2012

Un'intrusione fumettistica (più o meno)


Non è una cosa che potrà essere letta in trasmissione, o che c'entri strettamente con "Questa è l'acqua", però sempre di David Foster Wallace si parla.

David Foster Wallace's Roger Federer as religious experience as religious experience è un po' un fumetto, un po' un racconto illustrato, un po' un saggio, un po' un articolo, un po' un piccolo episodio autobiografico, un po' un omaggio, ma soprattutto un atto d'amore verso Wallace e verso Roger Federer.

Lo potete leggere (in inglese) e scaricare QUA.

Ogni commento è ben accetto.

Enjoy!

mercoledì 30 maggio 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 29 maggio sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di terremoti, di empatia e di egoismi nelle tragedie, del senso della fine, in letteratura quanto nella vita, dei luoghi d'origine e dei ricordi che ne scaturiscono, di storie che sembravano sopite ma che invece riaffiorano, dei ragazzi che stanno in carcere, di adolescenze estreme e del senso di congelamento della vita, dell'essere strappati dal flusso delle cose quando si finisce dietro le sbarre. In più si è letto il racconto Le tette di Proust.

Si è ascoltato:

"Prelude Op.3 N.2 - C sharp minor" - Sergei Rachmaninov
"I'll losing more than I'll ever have" - Primal Scream
"Flesh dance" - Rosolina Mar
"Hey love" - Sa-Ra
"Sto sui miei piedi" - La Comitiva
"Dear Mr. Man" - Prince

Enjoy!

lunedì 28 maggio 2012

Le tette di Proust

Neanche il tempo di inserire la scheda e accenderlo. Neanche il tempo e senti già il bip-bip di un messaggio. Sei stato tagliato fuori dal mondo della comunicazione mobile per quarantotto ore, da quando l'acquazzone ti ha sorpreso in bici e niente si è salvato, tantomeno il vecchio cellulare che tra alti e bassi ti accompagnava da ormai cinque anni. Non è neppure un sms, ma un mms! Il tuo primo mms. Questo cellulare li può ricevere, ha pure lo schermo a colori. Non è proprio uno smartphone, ma questo era tutto quello che potevi, viste le tue attuali condizioni finanziarie. È vero, esistono le rate, ma le rate sono per quelli che credono nel futuro. Ti hanno mandato una foto, ma pensa te. Le foto sul telefono, già pensarci dieci anni fa era una roba assurda. Il numero non ti pare di riconoscerlo. Ma poi chi li sa più i numeri? A malapena il proprio. Ah, giusto, perchè hai perso tutti i numeri in rubrica. Oltre ai vecchi messaggi, ma quelli vabbè. Vabbè, vabbè un corno, ma cosa puoi farci? Pietra sopra. Amen. Tabula rasa, una nuova verginità telefonica. Visualizzi la foto. Tette. Sono delle tette.

mercoledì 23 maggio 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 22 maggio sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di facce da film di una volta, di difficoltà di orientarsi nel flusso di notizie e drammi a cui siamo sottoposti, di domande sulle persone che incrociano spesso la nostra strada, di difficoltà ad avere la battuta pronta, di spaesamento e di mancanza di appigli, e di desideri e slanci non ben definiti dei trentenni (ma non solo) d'oggi, della difficoltà, alla prova dei fatti, di dare fiducia ai giovani. In più si è letto il racconto Là dove dobbiamo essere.

Si è ascoltato:

"Duck, you sucker (main theme)" - Ennio Morricone
"C'mon, let's spawn" - The Make-Up
"Oh no, non credo" - Gli Hu!
"Boys don't cry (live version)" - The Cure
"Pugni chiusi" - I Ribelli
"There is an end" - The Greenhornes
"Stephanie says" - The Velvet Underground
"Play with fire" - The Rolling Stones

Enjoy!

lunedì 21 maggio 2012

Là dove dobbiamo essere

"Gran bella fotografia, e che regia..." - pensava Francesco, di ritorno dal cinema - "Sì, ma quando si dice così è quasi sempre perchè il film ti ha fatto cagare, o comunque la storia non ti ha preso". La strada era sempre la stessa. Come ogni buon camminatore, Francesco aveva sviluppato i propri percorsi specifici che collegavano casa a tutti i punti sensibili della città, tagliando le vie principali del centro e sfruttando ogni piccola scorciatoia possibile. Quasi si emozionava quando scopriva una nuova strada e poteva sviluppare un tragitto alternativo ancora più efficace. "Ma a me, sto film è piaciuto o no? Bah, in parte..." - il grosso problema di Francesco è che non riusciva mai a bocciare un film che fosse uno, perchè in fondo ci trovava sempre qualcosa che potesse essere salvato, anche fosse solo un piccolo spunto che gli permettesse di macinare pensieri - "lei era monodimensionale, non ci credo che le femmine ragionino così. Però lui, quel conflitto tra dovere e piacere, quel debole per la carne che non riusciva a tenere a freno, nonostante tutto...". Insomma ci stava pensando sopra, e quindi gli era piaciuto, alla fine gli piacevano sempre. Faceva fresco quella notte, la primavera non ne voleva sapere di sbocciare. Sarà stato per quello, o perchè da camminatore temerario e amante della bella stagione sfoggiava già il pantalone corto d'ordinanza, o forse perchè, diciamola tutta, durante la visione del suddetto film si era scolato mezzo litro di Pepsi, che si rese conto di non riuscire più a trattenere la pipì.

mercoledì 16 maggio 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 15 maggio sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di tennis e della narratività dello sport, di citofoni, campanelli, finestre e di spionaggio sociale, di chiavi di ricerca su Internet come mezzo per interrogarsi sulle persone. In più si è letto, con una recitazione degna dell'Actor's Studio, il racconto Il perchè non lo sa neppure Elvis.

Si è ascoltato:

"Crepuscolo sul mare" - Piero Umiliani
"Fences" - Phoenix
"Livello aperitivo" - Carnifull Trio
"Send a message to her" - Beck
"Peregrin Falcon" - Piero Piccioni
"Hurting" - Friendly Fires

Enjoy!

martedì 15 maggio 2012

Il perchè non lo sa neppure Elvis

- E quindi le ho scritto di nuovo io. Però cazzo mi sono rotto.
- A-ah.
- Cioè è chiaro che mi interessa.
- Eh beh.
- E poi dicono la parità dei sessi al giorno d'oggi. Ma ti pare...?
- Sì.
- Ma mi stai ascoltando?
- Giusto. Ah, sì, no, è che la vedi quella tipa là che-
- Oh! Oh, ma l'hai visto quello?!
- Quello chi?
- Quello, il tizio, il vecchio che si è fiondato nella cabina!
- Ma cosa stai dicendo?
- Dai, la cabina telefonica dall'altra parte della strada! Laggiù!
- Esistono ancora persona senza cellulare, eh.
- Ma no, ma cosa c'entra! Si è proprio fiondato, si.. Si è lanciato dentro, come se dovesse proteggersi da un'esplosione nucleare!
- No, comunque no, non l'ho visto, ti stavo dicendo di quella tipa là, la vedi che-
- Andiamo a vedere!
- Ma sei scemo? A vedere cosa?!
- Attraversiamo, e passiamo davanti alla cabina! Voglio dare un occhio.
- O mio dio. Un occhio a cosa?
- Dai, cosa ti costa! Fammi vedere che combina il vecchio.
- Ma starà telefonando, no? Cosa vuoi che faccia uno in una cabina!
- Giuro che era davvero troppo di fretta. C'è qualcosa sotto.
- Tu stai male. Non voglio essere complice di un guardone.
- Allora seguimi e guardami almeno le spalle.
- Sì ma la tipa che-

giovedì 10 maggio 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda l'8 maggio sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di specchi nei bagni del treno, di uomini che a trent'anni non sanno cosa fare della propria vita, di stralci di conversazioni per strada, di rottami di uova di Pasqua, del peso di certe scomparse importanti nel mondo della musica e dell'arte, dello spiare le attività dei propri compagni di viaggio, di affascinanti portinai. In più si è letto il racconto Cosa fai quando pensi di non essere visto?.

Si è ascoltato:

"Walkin'" - Thundercat
"Don't you believe" - Russell Simins
"Shadrach" - The Beastie Boys
"Toniinmegatoni" - Lugi feat. Neffa
"A little samba" - Ugly Duckling
"Io sono il re" - Tribà
"Afroderrick" - Voodoo Sound Club

Enjoy!

domenica 6 maggio 2012

Cosa fai quando pensi di non essere visto?

Cosa fanno le persone quando pensano di non essere viste? Quando credono di essere sole, al riparo da occhi indiscreti? Che vizi ci concederemmo se fossimo su un’isola deserta dotata di tutti i comfort?

La ragazza entra in camera, appoggia la borsa ai piedi della scrivania, si toglie la giacchetta che indossa e la lancia sul letto. Poi si ferma un attimo, indecisa sul da farsi. No, non è veramente indecisa, è come se temporeggiasse gustandosi quel momento di attesa. Non è un’attesa fremente, di quelle in cui si batte ripetutamente il piede per terra o si tamburellano le dita sul tavolo, è più un’attesa calma, placida, una sorta di raccoglimento interiore.
Poi si volta verso lo specchio. È uno specchio a muro, grande, privo di cornice, delle dimensioni di una porta, sistemato nel bel mezzo di una parete totalmente bianca, come se non tollerasse altri elementi che possano rubargli la scena, quasi un portale per un altro mondo. L’effetto è amplificato dal fatto che sulla parete opposta, quella sotto cui sono stati posizionati letto e scrivania, è un tripudio di foto, poster, quadri e cartoline pubblicitarie.

Inizia a spogliarsi. Non c’è erotismo nei suoi gesti, o almeno non c’è l’intenzione in lei che li compie. Per chi guarda, per chi avesse la possibilità di farlo, è tutto un altro discorso.
Come faccio a saperlo io? Ma soprattutto, chi sono io? Ve lo spiego dopo.

venerdì 27 aprile 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 24 aprile sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di croste e molliche di pane, di mode e cicli nel business dei bar, di mail madre e figlio, di cosa significa alle volte essere anziani, di relazioni sentimentali che nascono nella vita e su internet, e se questa distinzione abbia ancora senso, di preti col colletto slacciato, di ragazzine liceali che riflettono sul proprio passato, di belle mamme che allattano mentre sono in fila, di conversazioni che nascono in treno. In più si è parlato di Gennarino e si è letto il racconto a lui dedicato.

Si è ascoltato:

"Crave you" - Flight Facilities feat. Giselle
"Hurricane season" - Trombone Shorty
"Il tema" - Francesco Guccini
"Nothing in this world can stop me from worryin' 'bout that girl" - The Kinks
"La bottega di filosofia" - Ivano Fossati
"The golden age" - The Asteroids Galaxy Tour

Il 1° maggio mi prendo una pausa, quindi torniamo in onda martedì 8!

Enjoy!

martedì 24 aprile 2012

La storia di Gennarino

Questa è una storia vera. Ma anche non lo fosse, è comunque vero che è una storia.
Per essere poi una bella storia, ha bisogno di un protagonista che spicchi e che conquisti il lettore grazie alle sue qualità.
È necessario stabilire pure il punto di vista, decidere chi debba assumersi la grande responsabilità di narrare gli eventi per come si sono svolti, o per come avrebbero potuto svolgersi.
A questo punto mancano solo ambientazione geografica e temporale, e un tocco di contesto sociale, per mettersi a scrivere.

Panoramica a stringere, partendo da una selva di tetti fino a planare a volo d'uccello su una via della città. La città in questione è Bologna, la via Via del Borgo di San Pietro. Per una volta non possiamo omettere dei riferimenti precisi, perchè questa è una storia particolare, anzi una storia in particolare.
Il narratore sono io, Emanuele Rosso, nato a Udine il 13 gennaio 1982, e per quanto questa affermazione dovrebbe conferire valore di verità al tutto, non dimenticate che sono solo una funzione del testo, reale quanto sono reali queste parole, inventate, anzi combinate insieme, dall'autore materiale del racconto, che poi voi leggete e interpretate secondo la vostra sensibilità.
Il protagonista invece si chiama Gennarino, meglio noto come Gennarino Penna d'oro, meglio noto ancora come il barbone (anche se la barba non ce l'ha) che staziona spesso sotto uno dei portici della via da cui eravamo partiti.

mercoledì 18 aprile 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 17 aprile sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di dolore fisico come metafora del dolore emotivo, specie se tutto parte da una fitta alla gengiva, dei pro e contro del decidere di osservare e raccontare, della difficoltà che ci può essere a reggere gli sguardi, del perchè per strada alle volte ci si saluta e alle volte no, delle canzoni che sentiamo fischiettare per strada e che ci viene da proseguire, dell'apparire nelle foto dei turisti, dei momenti in cui sentiamo la città che viviamo come nostra. In più si è letto il racconto E tutto va come deve andare.

Si è ascoltato:

"Electric relaxation" - A Tribe Called Quest
"Someone's second kiss" - RJD2
"Gli anni" - Colapesce
"Funk star" - Subsonica
"Having it all" - Plush
"Madeleine" - Ah, Wildness!

A martedì prossimo!

Enjoy!

martedì 17 aprile 2012

E tutto va come deve andare

Era da troppo tempo che Leo mancava da casa. Ogni volta che si faceva strada nello scompartimento tra pendolari e giovani universitari (ma quanto giovani erano diventati? O era lui che stava invecchiando così in fretta?), armato di zaino, borsa a tracolla e borsone, dopo aver salutato la propria città natale, gli sembrava di stare partendo per l'ennesimo Erasmus. E invece si trattava solo di poche ore di treno. Troppo lavoro e pochi soldi (anzi, troppi lavori che messi insieme non avrebbero raggiunto neppure a stento un salario accettabile) fanno di te un recluso, uno di quei condannati ai lavori forzati con la palla di cemento legata alla caviglia, si ripeteva. Non riusciva ancora a capire perchè si facesse sempre incastrare alla stessa maniera. Era giunta l'ora di riprendere possesso del proprio tempo, che poi comunque nessuno te lo pagherà mai abbastanza. Ma non quella volta lì. Quella volta lì sarebbe rientrato per il classico fine settimana volante, estorto con le unghie e con i denti ai propri datori di lavoro, che non avrebbero mancato di farglielo pesare per i prossimi due mesi almeno.

***

mercoledì 11 aprile 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 10 aprile sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di gente che si ferma per strada a guardare lavori in corso, pompieri, incidenti, dell'erotismo insito negli accadimenti straordinari in città, di baristi che si raccontano incuranti degli avventori e di non-luoghi, di morte dei cellulari e del rapporto con sms e numeri in rubrica, di prostitute sotto casa e di rapporti tra papponi e prostitute negli anni Settanta, ma forse ancora adesso. In più si è letto il racconto L'uomo che amava le donne tatuate.

Si è ascoltato:

"Gone 'till November" - Wyclef Jean
"Staring at the sun" - TV on the radio
"It's automatic" - Zoot woman
"Hole in my life" - Police
"Wine and chocolates" - Theophilus Londons
"New Beat" - Toro y Moi

A martedì prossimo!

Enjoy!

domenica 8 aprile 2012

L'uomo che amava le donne tatuate



L'uomo che amava le donne tatuate non era un maniaco, o almeno non si considerava tale.
L'uomo che amava le donne tatuate non le amava da sempre, era più una cosa che gli era cresciuta dentro con gli anni. Anche volendo non avrebbe saputo stabilire una data d'inizio, un evento scatenante.
Forse per questo l'uomo che amava le donne tatuate non si considerava neppure un feticista. I feticisti hanno sempre di mezzo castrazioni, invidie del pene, complessi d'Edipo e d'Elettra, sublimazioni, transfert, Freud, Jung Lacan e compagnia bella. Al massimo un estimatore. All'uomo le donne tatuate piacevano di sicuro molto, ma piacevano e basta. O almeno questo lui avrebbe spiegato se glielo aveste chiesto.

mercoledì 4 aprile 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 3 aprile sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di numeri portafortuna e di giocate al lotto, di carrelli della spesa e di abitudini alimentari, di palazzi sventrati come metafora della condizione umana, di cose da detestare come la gente che entra al cinema a spettacolo già iniziato e del parallelo con lo zapping in tv, del lascito della razza umana che in fondo in fondo si riduce a cumuli di mozziconi di sigarette, una volta che la neve si è sciolta. In più si è letto il racconto Fa' la cosa giusta.

Si è ascoltato:

"Computer camp love" - Datarock
"Mi piacerebbe" - Perturbazione
"M.Y.S.E.L.F. (XXXchange Remix)" - Best fwends
"Che lavoro fai (Amari Remix)" - Bugo
"Walking in the clouds" - Basement Jaxx
"La crisi" - Bluvertigo
"Switch" - Amon Tobin

A martedì prossimo!

Enjoy!

martedì 3 aprile 2012

Fa' la cosa giusta

La ragazza sta seduta storta. Che poi a pensarci non ho mai visto nessuno sul bus che si sedesse come vorrebbero designer e progettisti di sedili per mezzi pubblici, anziani a parte. Ma anche loro mica sempre, eh. Storta del tipo che ha trovato il suo equilibrio appoggiando la testa al vetro e lanciando le gambe di fronte a lei, perpendicolare rispetto all'asse fronte/retro del mezzo. Se lo può permettere per tre motivi: i primi due sono autoevidenti, e i jeans sono troppo attillati per occultarli, il terzo è che al momento l'autobus è in parte vuoto, vuoi il caso, vuoi quell'ora senza padroni poco prima di pranzo.
Vuoi il caso (ancora lui), il posto dietro la ragazza è libero. Mi siedo, e lascio vagare lo sguardo di fronte a me. Cerco di fingere che non la sto guardando. La lascio nel campo periferico e mi fermo un attimo a riflettere se sia possibile osservare qualcosa nel proprio campo periferico, a livello anatomico ma pure linguistico. Sento che mi si contorce il nervo ottico. Mi accorgo solo adesso che non sono l'unico ad avere di questi pensieri e visioni (forse solo le visioni): due posti avanti è seduto un giovane che avrà circa la mia età (giovane insomma), che fa finta di starsene bello comodo quando invece ha assunto una postura davvero contorta pur di mettersi nella condizione di guardare l'oggetto del desiderio che ci divide. Da qualche parte un progettista di sedili si contorce nella tomba, o starnutisce, o gli fischiano le orecchie.

mercoledì 28 marzo 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 27 marzo sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di braccialetti spezzati e di segnali che cerchiamo nel mondo che ci circonda, di mosche nella sambuca, di ragazze che piangono al cellulare e più in generale dell'uso che si fa del telefono, de Il rap spiegato ai bianchi di Mark Costello e David Foster Wallace e delle canzoni che ti rimangono in testa dall'adolescenza, di Young Adult di Jason Reitman e dei personaggi che sono empatici in quanto totalmente anti-empatici. In più si è letto, stavolta proprio malissimo, il racconto La parentesi Sasha.

Si è ascoltato:

"Lady Luck" - Jamie Woon
"Bisogna metterci la faccia" - Mario Venuti
"Seven hours with a backseat..." - Gotye
"Paid in full" - Eric B. & Rakim
"I messaggeri Pt.1" -Neffa & i Messaggeri della Dopa
"Sleepy Language" - Layo & Bushwacka!

A martedì prossimo!

Enjoy!

martedì 27 marzo 2012

La parentesi Sasha

Training the brush - Pt.4 - Dove sei?
- Sto arrivando. Tu?
- Sono in ufficio, ti aspetto.

Clic.

Si era sempre chiesto chi avesse incominciato a chiamarlo "l'ufficio". Non era poi così importante, ma pensava che bisognasse rendere merito allo spirito antifrastico insito in questa definizione. L'ufficio non era nient'altro che una piccola enoteca in pieno centro, diventata principale posto di ritrovo per due validissimi motivi: la qualità dei vini (certo, un po' più costosi della media, ma vuoi mettere come migliora la qualità della vita quando una sbronza come si deve non lascia postumi?), e soprattutto la collocazione, in una piccola viuzza per cui transitava chiunque, un po' come quel fiume sulla cui riva dovremmo sederci per veder passare il corpo del nostro peggior nemico, e nel frattempo di tutti gli altri.

giovedì 22 marzo 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 20 marzo sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

In compagnia di due super-ospiti quali Clara e Giulia (esperte di storie in trasferta per la Fiera del Libro e dell'illustrazione per ragazzi di Bologna) si è parlato di espressioni alla moda e/o usuali, del fascino dei musicisti, di pipì per strada e multitasking, del parlare con se stessi a voce più o meno alta, di ciò che resta di quello che condividiamo con gli altri. In più si è letto, anzi praticamente recitato, il racconto Conto alla rovescia.

Si è ascoltato:

"Heavy metal drummer" - Wilco
"Regole per un cervello difettoso" - Carpacho
"Such great heights" - Postal Service
"Tutti salvi" - Max Gazzè
"I think I like U 2" - Jamaica

A martedì prossimo!

Enjoy!

venerdì 16 marzo 2012

Conto alla rovescia

- Tieni, è per te.
- Ma cos’è?
- Aprilo!
- E perché non me l’hai dato prima?
- Volevo il colpo di scena.

Ok. La cena è andata bene. Vi siete seduti sul divano. Anzi. Ti sei seduto e poi si è seduta anche lei. Avrebbe pure potuto mettersi nella poltrona di fronte.

- Secondo me è un libro.
- Dai, smetti di palpeggiarlo e aprilo!
- …
- …
- Ma è lui!
- Mm-mmh.
- Te ne avevo parlato giusto la volta che ci siamo conosciuti.
- Per i libri ho una memoria di ferro.
- I maschi non ricordano mai queste cose.
- Sono pronto, eccomi! La mia missione è salvare la categoria.

Forse hai esagerato. Va bene l’ironia, ma tieni un profilo basso. Non fare il ganassa. Certo che però un bacetto di ringraziamento poteva pure mollartelo. Cazzo non è mai così facile.

mercoledì 14 marzo 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 13 marzo sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di Guido Catalano e di timidezze, del perchè le cerniere hanno lasciato spazio ai bottoni, di errori di misura come metafore (il che forse fa di me un qualunquista dozzinale), di gente che crepa vetrine, e di scampoli di vita che si origliano quando si è in attesa insieme ad altre persone. In più si sono letti ben due racconti: L'occhio trombino e La finestra.

Si è ascoltato:

"Picture of the sun" - Drink to me
"Dentro al tuo respiro" - Blindosbarra
"Heart sweats" - Japandroids
"Sad songs and waltzes" - Cake
"Figli degli hamburger" - Ex-Otago
"Washington (Kommand Edit)" - Lucio Dalla

A martedì prossimo, forse persino con un'ospite (notate l'apostrofo)!

Enjoy!

venerdì 9 marzo 2012

La finestra

Una città piccola non vuol dire niente.
Le persone non si incontrano mai per caso.
La più piccola delle città può essere infinitamente grande se il tempo degli incontri è passato.
Non ti ho più incontrato per strada, da quella volta. A dirla tutta non ti incontravo mai per strada neanche prima, e poco durante. Forse è un bene, non lo so.
Ho pure traslocato, spostandomi da un capo all'altro della città, ma non è cambiato nulla, se non le strade che cammino tutti i giorni.
Ho anche un nuovo lavoro, uno dei tanti che faccio. La cosa buffa è che mi ha portato a ripercorrere strade che non credevo avrei più fatto, dopo.
Il tragitto è breve, una volta sceso dall'autobus. La strada è spesso silenziosa. Poca gente in giro. Nella mia testa questa è la zona berlinese della città, saranno gli alberi, o le piste ciclabili, o proprio il silenzio.
Quando ci passo è già sera, quando torno a casa notte. Conosco tutto di questa strada ormai, mi accorgo perfino di quando appare una nuova firma su un muro. Fra un po' inizierò a riconoscere anche le macchine parcheggiate.
E ogni volta non resisto alla tentazione.

domenica 19 febbraio 2012

L'occhio trombino

- Com'è andata?
- ...
- Eddai, non siamo in teatro, puoi anche evitare queste pause a effetto. Allora?
- Boh.
- Cazzo eri così carico... Cos'è successo?
- Pensavo che l'invito fosse chiaro, ma si è incasinato tutto.
- Ma ti aveva fatto intendere che...?
- No. Non mi aveva fatto intendere un bel niente. Però dai, cioè davvero tu non ti fai almeno un po' il viaggio la prima volta che vieni invitato a casa?
- Tu guardi troppi film porno. Che non sono proprio dei miracoli di sceneggiatura neorealistica.
- Mica pensavo a quello! Cioè, sì, magari anche sì, ma non per colpa dei porno. Poteva anche essere solo un romantico limone sul divano. Bacio intenso-pausa-sguardo intenso-pausa-altro bacio.
- Vabbè, e quindi? Perchè devi sempre prenderla così alla larga? Odio. Arriva al punto.

mercoledì 15 febbraio 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 14 febbraio sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Speciale S. Valentino (a modo mio)!
Si è parlato di come litigano lui e lei, di Asterios Polyp di David Mazzucchelli, di tatuaggi nelle foto porno amatoriali, delle inquietanti somiglianze tra mondo del lavoro e mondo dell'amore, di come un ragazzo del chiosco del caffè invita a cena la ragazza che va in palestra tutte le sere. In più si è letto il racconto Meglio di Euclide.

Si è ascoltato:

"Come on home to me" - Lee Hazlewood
"Neanche un minuto di non amore" - Lucio Battisti
"Here today" - The Beach boys
"30 anni che non ci vediamo" - Amari
"You got me" - The Roots
"Cuore distillato" - Marco Parente
"I believe when I fall in love" - Stevie Wonder

La radio trasloca, quindi in attesa che la nuova sede sia agibile a tutte le ore, la puntata della settimana prossima non andrà in onda.

Enjoy!

lunedì 13 febbraio 2012

Meglio di Euclide

Mi ero appena chiuso la porta alle spalle. Ci eravamo salutati con quei bacetti sguinci che non so perchè mi sono sempre sembrati vigliacchi, sarà perchè sono rapidi, perchè è più uno sfiorarsi di guance che dei baci veri e propri, sarà perchè non ci si guarda neppure. Vabbè che neanche quando ci si bacia sul serio ci si guarda, che tanto non si capisce quasi niente, al massimo apri gli occhi per vedere se chi ti bacia tiene gli occhi chiusi o meno. E se poi li apre quando li chiudi tu? Ci si potrebbe alternare all'infinito, nel senso dell'infinito della durata di un bacio. Ci hai mai pensato? Vabbè sto degenerando.
Ho sceso le scale e mi sono ritrovato in strada. Avevo la busta con me.

mercoledì 8 febbraio 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 7 febbraio sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato della più grande storia del mondo, di ascensori, di unghie, di autobus notturni, di neve e terremoti, del potere dei sogni e di persone che raccontano sempre la stessa cosa. In più si è letta la terza parte de L'ultima sigaretta è del maresciallo.

Si è ascoltato:

"C.M. Blues" - Chilly Gonzales
"Raccontami di te" - Paletti
"Sweet Adeline" - Elliott Smith
"Guarda in alto" - Casino Royale
"Bad girls" - M.I.A.
"L'agiluomo" - Dj Gruff
"Rosey" - Jim Sullivan

C'è stato qualche problemino tecnico, ma è stato tutto brillantemente risolto in postproduzione.

Enjoy!

martedì 7 febbraio 2012

L'ultima sigaretta è del maresciallo - Parte tre

QUI e QUI le altre due parti.

La ragazza, stupita da quel calore che le brucia le dita, lascia cadere a terra il mozzicone.
Si guarda la mano. È bianca, screpolata. Fa freddo. Dovrebbe mettersi della crema idratante. Soprattutto dovrebbe smettere di mangiarsi le unghie.
Il carabiniere giovane la sta ancora guardando. Chissà se a lui lei piace. Deve smetterla di pensare queste cose. Certo, se si fossero conosciuti in un qualche bar, magari... Invece di questa situazione del cazzo.
Il maresciallo termina i suoi colloqui via radio. La ragazza darebbe quasi qualsiasi cosa per sapere cosa gi hanno raccontato di lei. Richiama il collega in macchina. I due scambiano un paio di rapide battute. Poi escono. Il maresciallo torna ad avvicinarsi alla ragazza, ma non ha il documento con sé, lei se ne accorge subito.

Signorina, come mai è qui in stazione? Sta aspettando qualcuno?

mercoledì 1 febbraio 2012

Podcast

QUA potete scaricare la puntata di "Questa è l'acqua" andata in onda il 31 gennaio sulle frequenze di Città del Capo - Radio Metropolitana.

Si è parlato di capezzoli dei manichini, di cose che capitano quando nevica, di gente che cammina e delle facce che fa, de La talpa, di primi baci e di come si bacia, di gente che legge invece di ballare. In più si è letta la seconda parte de L'ultima sigaretta è del maresciallo.

Si è ascoltato:

"Finished I ain't" - Ghostpoet
"Nos mots d'amour" - Michel Polnareff
"Inverno '85" - Massimo Volume
"Once in a lifetime" - Talking Heads
"Maybe I'm amazed" - Paul McCartney
"Always" - Para One & Tacteel
"Alice in città" - Tre Allegri Ragazzi Morti

Enjoy!

lunedì 30 gennaio 2012

L'ultima sigaretta è del maresciallo - Parte due

QUI la prima parte.


Guarda il maresciallo. Abbassa lo sguardo verso il pacchetto. Guarda di nuovo il maresciallo.

Mi dispiace. Me n'è rimasta una sola.

Il tono potrebbe sembrare quasi irriverente. Ma è più ironico, quasi amaro. Non sa da dove l'è venuto questo scatto di orgoglio, di ribellione all'ordine costituito. Il maresciallo fa un piccolo cenno con il capo, un gesto raffinato in anni di servizio, un ringraziamento nella sua più piccola forma intelleggibile, e sorride. Sorride, volte le spalle alla ragazza, e si dirige verso la volante. In fondo non era così difficile dire di no, no? Quella terribile voglia di fumare. La ragazza si porta la sigaretta alla bocca, accartoccia il pacchetto e lo rimette in tasca (è sempre l'altra tasca). Recupera l'accendino, ma prima di azionarlo si ferma un attimo a osservare il maresciallo confabulare con il suo giovane collega. Quasi non si accorge di stare dando la prima boccata, incantata com'è dalla visione, mentre riflette sul fatto che non si ricorda neanche una barzelletta sui carabinieri.

Il maresciallo si gira, per un momento gli sguardi si incrociano. La ragazza forse si rende conto solo adesso che la sua è stata una mossa un po' affrettata. Il maresciallo torna a voltarsi, ride fragorosamente, troppo fragorosamente, a una battuta del collega, poi di colpo tace.
Si gira un'altra volta e torna con passo lento dalla ragazza.

Mi scusi, signorina, favorisce un documento?

mercoledì 25 gennaio 2012

Podcast

Una sottospecie, almeno.

La puntata di martedì 24 gennaio, andata in onda alle 23.30 su Città del Capo - Radio Metropolitana, è scaricabile da QUA.

Si è parlato di dentifrici, di cambiare lato della strada, di che fine fanno i personaggi secondari dei film, di discrezione in biglietteria, di Breve storia di (quasi) tutto di Bill Bryson, di guerre su Internet. In più si è letta la prima parte de L'ultima sigaretta è del maresciallo.

Si è ascoltato:

"Down and out in New York City" - James Brown
"Cara" - Lucio Dalla
"Bad day" - Darwin Deez
"Say yes" - Elliott Smith
"Vago svanendo (lasum sté)" - John De Leo
"Dust" - Gonjasufi
"Puzzle with a piece missing" - Gotye

Enjoy!

lunedì 23 gennaio 2012

L'ultima sigaretta è del maresciallo - Parte uno

Le porte si aprono. Scende dal treno. Si avvia in mezzo alla gente verso il sottopassaggio. Giunge nella hall della stazione. È nervosa, ha bisogno di fumare una sigaretta. Si guarda intorno, sta aspettando qualcuno. Ha i capelli corti, biondo platino, un principio di ricrescita. È magra, veste un vecchio eskimo, e come si dice in questi casi, sembra un pulcino spelacchiato. Non ha borse o valigie con sé, non ha praticamente nulla. No, in realtà qualcosa ha. In una tasca interna, al caldo, riposa un panetto di hashish.

Non è la prima volta che quella tasca fa da corriere. Deve consegnare il panetto a un ragazzo. Non è il suo ragazzo. Anche se qualcosa in passato, lo ammette, c'è stato. Ora è più una questione di affari. Ma solo perchè è parecchio a corto di denaro.

Ha una terribile voglia di una sigaretta. È poco più che un fantasma, ma le porte scorrevoli rivelano la sua presenza. Esce dalla stazione. Fruga nella tasca (un'altra tasca), e recupera il pacchetto di sigarette. Proprio in quell'istante una volante dei carabinieri rallenta e si ferma parallela al marciapiede, di fronte a lei. Scendono due agenti, una giovane recluta e uno scafato maresciallo.
Lei è rimasta immobile, ipnotizzata dalla scena, sembra un film italiano degli anni Settanta, col pacchetto di sigarette in mano.

Il carabiniere giovane rimane vicino alla macchina, beatamente appoggiato al cofano, lato guidatore, quello anziano si avvicina alla ragazza. Cosa vuole?

Mi scusi, signorina, ha una sigaretta?

È una richiesta cortese, ma ferma. Difficile dire di no. Lo sguardo del maresciallo è di quelli abituati a recepire solo cenni d'assenso. La ragazza apre il pacchetto. Ce n'è rimasta una sola. Di fronte il maresciallo in attesa. Lei ha una tremenda voglia di fumare. E perchè il tizio non arriva? Perchè si trova in questa situazione di merda?

Fine prima parte...

mercoledì 18 gennaio 2012

Il semaforo

Raggiungi il semaforo. Sei di fretta. Devi attraversare. Il semaforo è rosso. Rimbalzi tra un piede e l'altro nell'attesa. Lanci lo sguardo all'altro capo delle strisce pedonali. La vedi. È lei. Sì, non c'è dubbio, è lei. Non pare averti visto. Ti guardi attorno, non c'è posto dove nascondersi. E non hai alternative, devi attraversare quella strada. Fai l'unica cosa possibile, in un amen ti sposti dietro quel grosso tizio col cappotto grigio e la cuffia da pescatore che sta pure aspettando il verde.

Hai meno di un minuto per pensare al da farsi. Pensi. Cosa fai? È sicuro che ti vedrà. Non siamo a uno di quei mega attraversamenti pedonali giapponesi dove in pochi secondi transitano migliaia di persone. Hai mai visto due che si fermano in mezzo a un mega attraversamento pedonale giapponese per salutarsi e scambiare due chiacchiere? La saluti? La saluti e ti fermi. Fai il brillante, lo splendido, un po' di conversazione sugli ultimi mesi. Cosa hai fatto in questo periodo? Era un po' che non ci vedevamo. Sì sì, tutto bene, solite cose, solita vita. Naaah. Non ne sei in grado. Non lo sei e lo sai. La saluti rapido e tiri dritto. Sei di fretta, non hai bisogno di giustificarti, ne di dare spiegazioni. Oppure tiri subito dritto, fai finta di non vederla. Magari lei farà altrettanto. O magari non ti vedrà proprio. Per una volta potrà andarti bene, no?

Verde. Stop ai pensieri. Cappotto grigio si rianima, si mette in marcia come una specie di anziano golem. Ora tocca a te. Ti mantieni dietro di lui, procedendo davvero. Troppo. Lentamente. Quanto sei patetico. Fa niente, pietra sopra. Ancora dieci metri. Guardi il cielo, scie di aerei appena passati. Ti guardi i piedi, forse è ora di comprarsi un nuovo paio di scarpe. Ancora 5 metri. Studi la trama del cappotto del golem. Tieni la visuale occupata. Non cedere alla tentazione. Quanto mancherà? Dai che forse l'hai già passata. L'hai già passata, il golem ti ha protetto e lei non ti ha visto. Grande, cazzo. Ce l'hai fatta. È ora, alzi gli occhi.

È lì, di fronte a te. Proprio di fronte a te. Ma dove? Sul marciapiede, cazzo. Ti ha aspettato sul marciapiede. Ti saluta. E sorride. Questo non lo doveva fare. Non sorriderti con quel sorriso lì. Quel sorriso che ti aveva sciolto già la prima volta, non c'era praticamente stato bisogno di altro. Ma ora tu lo sai cosa c'è dietro quel sorriso. Sai pure quanto male ti ha fatto.

Sì, certo, lo sai, ma adesso?

lunedì 16 gennaio 2012

È qui la festa

Recupero del 2005
(da domani si inizia sul serio)

Bologna, appartamento di studenti, interno, tra l'ingresso e il corridoio, ore 22 circa.

-Ehi Ema, allora…? Vieni…?
-Mmm…
-Eddai, me l'hai promesso…
-Mmmmmm…
-Dai che ci divertiamo!
-Sicuro…?
-Sì.
-Sicuro sicuro…?!
-Sììì…!
-Va bene, ma ti avverto, se va come penso io, questa è davvero l'ultima volta.
-Dici così tutte le volte!
-Mmm…

Bologna, altro appartamento di studenti, atrio, davanti alla porta di ingresso, ore 22.30 circa.

-Ma siamo sicuri che a 'sto giro la patata c'è…?!
-Tranquillo Ema…
-Le conosci le tipe che organizzano? Come sono?
-Ehhh…Simpatiche! Dico davvero…! Ma figurati se non hanno invitato anche delle amiche!
-Mmm…Ottimi presupposti…

Bologna, casa delle studentesse, interno, sala, ore 22.35 circa.

[Breve descrizione dell'ambiente: lumini accesi, sparsi per la casa, che fan sempre effetto, mini-stereo che gracchia qualche incomprensibile canzone di cantautore italiano standard, tavolo in fondo alla sala carico di ogni genere di bevande alcoliche a basso costo, nebbia persistente provocata dal fumo di sigarette truccate e non. Ma soprattutto: il 70%, ma anche il 75, dei presenti è assolutamente e inequivocabilmente di genere maschile. E che genere… Un'analisi superficiale rivela un'inquietante maggioranza di ingegneri, massimo massimo studenti di economia. Le ragazze presenti, beh, sono perlopiù simpatiche…]

Bologna, di nuovo atrio, porta appena chiusa alle spalle, ore 2.30 circa.

-Mmm…Una di quelle poche volte in cui mi secca avere ragione…
-Cazzo, sei sempre il solito…Ci siamo divertiti o no…?
-No.
-Cheppalle che sei! Oh, bevuto abbiam bevuto, fumato pure, non è stata poi così tragica!
-E la patata…? L'avevano nascosta nello sgabuzzino per evitare che li distraesse dai discorsi sul Motomondiale…? Sugli scarichi che monta la Yamaha di Valentino Rossi…?!
-…
-È chiaro. Ste feste sono uno specchietto per le allodole… Ci vanno tutti, convinti di trovar patate, e poi… TRAC… Sei costretto a disquisire di carburatori e cambi sequenziali! Ma le ragazze, le patate, ci vanno mai a 'ste feste…? Frequentano circoli privati? Fanno feste "monosex"…?
-Ma…
-Ormai sono per la tesi del grande complotto… Secondo me c'è una loggia massonica delle patate e col cazzo che ci fanno entrare…! Bastardi…!
-Ema, tranquillo… Cazzo, era solo una festa non troppo riuscita.
-Andiamo a casa, va'.

giovedì 12 gennaio 2012

È tutta colpa di Bologna

Post di prova, recupero del 2008 o giù di lì.

È tutta colpa di Bologna. Che è una grande città di provincia, dove le migliaia di facce di giovani sono sempre quelle. Ti ci imbatti, le immortali con una fotografia mentale nel tuo archivio, potresti intrattenerci delle relazioni, di qualsiasi natura, ma anche no, e poi continui comunque a ritrovarle nei luoghi e contesti più vari.

Oggi sobbalzavo in bicicletta sul pavè di Strada Maggiore, dopo essermi immesso da Piazza Aldrovandi, passando, come succede almeno una volta al giorno, a fianco al portico dei Servi (annesso cioè alla chiesa dei Servi di Maria) e all'altezza dell'ultima arcata, tra un'imprecazione e l'altra rivolta al fondo stradale, scorgo una ragazza seduta, appoggiata alla colonna, intenta a parlare al cellulare. Mi pare di riconoscerla. Mi concentro, non distolgo lo sguardo, continuo a fissarla mentre mi avvicino. Si accorge di me e ricambia lo sguardo (mi sono sempre chiesto quale strana forma di telepatia spinga le persone a intuire di essere osservati e a cercare chi gli occhi da cui il contatto è partito, fino a inchiodarli alle loro responsabilità).

Mi ricorda un po' la Giulietta Masina de "La strada", sarà il look, una maglietta a righe orizzontali bianche e rosse e un jeans a zampa di elefante un po' vintage, o forse è solo il capello corto e gli occhi grandi e sgranati, o forse non è niente di tutto questo e in realtà nulla aveva a che fare con la Masina se non nel regno delle mie associazioni mentali.

A questo punto delle mie elucubrazioni in realtà l'avevo già riconosciuta. Pescata la cartella giusta dall'archivio. Si chiama Sara, non mi ricordo quanti anni abbia, a suo tempo frequentava il Dams indirizzo Teatro, è di Casale Monferrato, abitava ai tempi in via Capo di Lucca (bellissima via tra l'altro, ci sono passato anche stasera, mi piacerebbe davvero avere casa lì), mi aveva regalato una scatola di ottimi krumiri Rossi (conservo ancora la confezione di latta, ci tengo la mia minima scorta di medicine). Perchè so tutte queste cose? Beh, perchè ci ho intrattenuto una breve relazione circa 4 anni fa, terminata a causa di un altro uomo. Anzi, forse in realtà ero io l'altro uomo. Quando avvenne il più classico degli incontri chiarificatori al bar, davanti a un caffè, mi disse che nel momento in cui ci eravamo conosciuti lei in realtà stava già iniziando a vedere un altro ragazzo su cui voleva investire (termine mio, questo). O almeno questo è quello che ricordo di quanto dedussi dal suo discorso in realtà un po' farraginoso. Insomma se già era presente questa figura non mi spiegavo perchè avessimo iniziato a vederci, come mai fosse proseguito il rituale del corteggiamento, culminato in una cena a casa sua (mi ricordo di aver speso quasi 20 euro per una bottiglia da litro di un'ottima birra belga), in immediatamente successive conversazioni sul divano (sciorinamento dei principali aneddoti ad effetto della propria vita) seguite da progressivo assottigliarsi delle reciproche distanze e barriere e infine naturale conclusione... Insomma l'altro c'era già, giusto? O mi sfuggiva qualcosa sulla tempistica? Fatto sta che non ebbi la forza di oppormi razionalmente alle sue spiegazioni. Non ce l'ho mai la forza in questi casi.

E la incrocio dopo tutto questo tempo sotto il portico dei Servi. Si sarà laureata? Starà ancora con il ragazzo di allora? Ammesso che esistesse e che non fosse semplicemente una scusa? Abiterà ancora in via Capo di Lucca? Mi avrà riconosciuto (lo scambio di sguardi si è protratto finchè non sono passato oltre)? Avrà pensato anche solo a una minima parte delle cose a cui ho pensato io?

È tutta colpa di Bologna.